Milano Sparita e da ricordare

Come non si dovrebbero gestire delle pagine Facebook sulla storia di Milano e la sua evoluzione nel corso del tempo.

Il ventennio Berlusconista ha devastato e deturpato l’aspetto urbanistico, sociale e politico di Milano, della Lombardia e del resto d’Italia.

Milano, dall’ingresso della Lega Nord nella sua giunta (Giugno 1993) e successivamente di Forza Italia nelle giunte succedutesi dal 1993 al Luglio 2011 ha perso quasi 700.000  residenti (molti di questi, milanesi da più generazioni), sostitutendoli con la mafia, la ‘ndrangheta, immobiliaristi siciliani, calabresi, romani e napoletanti  e con “cosa nostra”.

Come tutte le dittature e mafiocrazie che si rispettino, Silvio Berlusconi ed i “suoi uomini” (Roberto Maroni, Roberto Formigoni, Ignazio La Russa, Giorgio Albertini, Letizia Moratti, Salvini) hanno voluto lasciare il segno urbanistico come fece Benito Mussolini per città come Roma e Milano.

Ecomostri costruiti dalla ‘ndrangheta e tramite riciclaggio ed una metropoli controllata dagli immobiliaristi.

Una Milano svuotata, povera e arricchita con il malaffare, nello stesso tempo, economicamente a pezzi dove le speculazioni immobiliari e le bolle finanziarie e il riciclaggio bancario fanno da padroni.

Un tempo le mafiocrazie si appoggiavano all’Istituto Luce per le propagande fasciste. Oggi “gli uomini del Presidente Berlusconi” (che sono anche autori di  pagine FBook) affiancano ai  telegiornali, le reti televisive ai social network di Facebook che promuovo e inneggiano ai simboli berlusconisti, cioè momumentali ecomostri, realizzati con  denaro riciclato, invenduti, vuoti, inutili, per enfatizzare il XXennio Nazional mafioso neo fascista che tale personaggio ha edificato e gestito per 20 anni, tirandone le corde dei suoi burattini anche tutt’ora.

Un tempo era L’istituto Luce, oggi abbiamo le “community” Facebook che nel massacro della storia contemporanea e passata di Milano, ne enfatizzano le opere edilizie (palazzinari e immobiliaristi) massacrando con toni e migliaia di utenti fake, le immagini della Milano 1800 1900, sostituendola con immagini e falsi apprezzamenti di natura promozionale, ideologica e politico propagandistica come quella riscontrata nelle seguenti comunità FB elencate (gestite da utenti ben addentrati nella politica berlusconista e relazionati con ambienti americani statunitensi che ne manovrano i contenuti  a favore di una Milano bolla immobiliare, classista, radicalchic ed edonista rampante).

Ecco come NON si dovrebbero concepire comunità e seguaci Facebook per descrivere e narrare la storia di Milano:
Milano Sparita e da Ricordare (questa pagina Face book sarebbe dimenticare per sempre).
https://www.facebook.com/pages/Milano-sparita-e-da-ricordare/103751976338499

(vari utenti vengono anche insultati, bannati e censurati quando non sono allineati al contenuto di propaganda e disinformazione storica della pagina FB)

La Pagina Facebook Milano Sparita e da Ricordare annovera account disinformatori e persuasori. Storia passata e contemporanea di Milano falsata e distorta. Propaganda politca berlusconista, palazzinara, immobiliarista (velata ma ben presente). L’autore censura i post non graditi e non allineati. Tra le tante menzogne che si inventariano in questa pagina FB la presenza di falsi utenti che sostengono la tesi (evento del 18 Aprile 2002) che l’esplosione all’ex Palazzo Regione Lombardia (Pirelli) avvenne per mano di un pilota d’aereo turistico suicida. Sono note le incongruenze di questo evento come i concreti dubbi che si tratto’ di una esplosione (non ci sono testimoni che videro l’aereo schiantarsi, mentre tutti i testimoni parlarono e segnalarono una esplosione). Insulti agli utenti che non apprezzano gli scempi edilizi recenti di Milano (immobiliaristi come Coppola, per fare un esempio).

 

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Nati Per Vivere a Milano (questa pagina Face book sarebbe da dimenticare per sempre).
https://www.facebook.com/natipervivereamilano/

Falsi adolescenti spensierati, nullafacenti, e improbabili fotoreporter di una Milano bolla immobiliare, palazzinara, cementifera, sociofobica, mafiosa, riciclatrice, rampante e cazzara si improvvisano, su commissione politica, estimatori di una metropoli riempita di cemento, ecomostruosità invendute, falsi fricchettoni che mangiano a ufo e passano la vita a scattare fotine tra un attico e l’altro di una Milano devastata da 23 anni di Berlusconismo pestilenziale.